E poi venne il coraggio
Il mio settimo progetto di raccolta di storie di vita. La sollecitazione, ancora una volta, è arrivata dagli amici Amedeo Piva e Antonio Organtini, amministratori del Centro Regionale S. Alessio per i ciechi di Roma, e ha coinvolto dieci madri di giovani disabili visivi, in qualche caso anche con problemi di natura psicofisica. Per me, si è trattato di un’altra importante e gratificante esperienza umana e di scrittura che va a completare il percorso di ricerca in cui sono impegnato da otto anni a questa parte. Di questo, e del valore che attribuisco alla narrazione, parlo nella postfazione del libro, presentato il 17 luglio 2019 alla festa del S. Alessio. L’emozionante copertina, come sempre, è firmata da Alessia Roselli.
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Dall’amore che cura e protegge, la forza che porta oltre la sofferenza. E aiuta a combattere sui molti fronti che inevitabilmente si aprono quando si diventa mamme di figli non vedenti o pluridisabili. Quello del dolore, prima di tutto, ma anche quello non meno avvilente costituito dalle barriere dell’insensibilità e della burocrazia che la società, per inadeguatezza o distrazione, continua incredibilmente a tenere alzate.
In E poi venne il coraggio di questo ci parlano i racconti di dieci madri unite fra loro dalla comune esperienza di disabilità dei propri figli e dalle cure che essi hanno ricevuto e ricevono presso il S. Alessio, storico centro romano dedicato all’assistenza e alla formazione per i non vedenti. Disperazione e speranza, fragilità e determinazione, amore e rabbia. Sono molte e discordanti le emozioni che emergono da queste storie, in cui la centralità del ruolo materno impone alle protagoniste di impegnarsi per il diritto all’educazione e all’autonomia dei propri figli, senza dimenticare il diritto-dovere di poter continuare a essere realmente se stesse. Anche raccontando, come hanno fatto in occasione del progetto da cui è nato questo libro. Perché raccontare fa sempre bene a chi parla e a chi ascolta. Perché da ogni storia di vita c’è sempre qualcosa da imparare.
«È come vedere la mia vita da fuori, prendendone le distanze come se appartenesse a qualcun’altro e rendermi conto della strada fatta, delle battaglie vinte in primis con me stessa». Una mamma
Il Centro Regionale S. Alessio – Margherita di Savoia per i Ciechi è una storica istituzione che da circa 150 anni assicura servizi e attività per l’inclusione sociale dei ciechi e degli ipovedenti. www.santalessio.org
Con il patrocinio della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari www.lua.it
Roberto Scanarotti, E poi venne il coraggio. Storie di mamme che combattono il buio, Equinozi editore, 2019, pp. 128, € 10,00.
Il libro si può richiedere all’ Ufficio Relazioni con il Pubblico S. Alessio (tel. 06 51301822 . urp@santalessio.org) ed è ordinabile anche in libreria.