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Destinazione immaginario

Al Festival dell’Autobiografia di Anghiari, sabato 31 agosto 2019, ho presentato la seconda edizione del saggio già pubblicato nel 2012, aggiornata e arricchita con la prefazione di Stefano Maggi, la copertina di Alessia Roselli, la cura editoriale di Patrizia Petrosino di Equinozi e due nuovi capitoli, frutto delle esperienze di studio e di scrittura maturate in questi ultimi sette anni.  Di seguito anticipo alcune note di presentazione.

Treni, rotaie, ferrovieri e viaggiatori. Elementi imprescindibili della quotidianità  osservati oltre la barriera del reale, nel loro aspetto di “segni” di un universo simbolico in cui i treni e le stazioni diventano luoghi della mente. “Spazi prolifici e inesauribili – come evidenzia il professor Stefano Maggi nella prefazione –  per la creatività che attinge alla dimensione dell’immaginario ed è sempre in cerca di un tocco di magia”.

Di questo si occupa il saggio che torno a dedicare Destinazione immaginarioalla ferrovia aggiornando e arricchendo la prima edizione del 2012, e al rapporto che con essa ognuno di noi più o meno consapevolmente intrattiene: apprezzandola, contestandola o percependone semplicemente la presenza nella quotidianità urbana.

In Destinazione immaginario – Viaggio in treno nell’universo simbolico della ferrovia,  metto a disposizione del lettore una ragionata raccolta di testimonianze e contributi selezionati tra quelli forniti in quasi due secoli di storia ferroviaria da letterati, artisti, musicisti sugli elementi fondamentali, i “segni”, dello scenario considerato: il treno, la stazione, i viaggiatori, il viaggio e i ferrovieri.

Da Dickens a Montale, da Turner ai Futuristi, da Honegger a Morricone, senza trascurare qualche incursione nella sociologia, nell’antropologia e nella cronaca: i richiami all’attenzione rivolta dai più rilevanti esponenti della cultura sono leve per sostenere la tesi secondo cui, antica o moderna, lenta o veloce, la ferrovia non smette di alimentare i pensieri, la fantasia e le emozioni. Come attesta, d’altra parte, anche il recente movimento del “ritorno al viaggio in treno” nato e diffuso sulla scia dell’esempio di Greta Thunberg.

Nell’ultima parte propongo inoltre alcuni ulteriori aspetti che possono rendersi disponibili, al di là di quelli considerati, del tutto arbitrari, a chi volesse avventurarsi nella multiforme dimensione dell’universo ferroviario:  spunti di riflessione sul rapporto  tra ferrovia e comunicazione, sul ruolo del lessico ferroviario nel linguaggio, nel mondo dei fumetti e in quello degli appassionati cultori di trenini e plastici. Non manca, in chiusura, anche il richiamo alla forte connessione che lega l’immagine e l’esperienza del treno al pensiero e alla scrittura autobiografica.

Di questo libro, Maggi, docente universitario e storico delle ferrovie, scrive nella prefazione: “prima ancora di essere un saggio, è un racconto affascinante da leggere e meditare. E un’ideale stazione di interscambio per chi, nei diversi campi del sapere, intenda procedere su questo tema lungo itinerari di studio e di ricerca”.

 

Roberto Scanarotti

DESTINAZIONE IMMAGINARIO

Viaggio in treno nell’universo simbolico della ferrovia

Prefazione di Stefano Maggi

Equinozi editore, Rosia (SI), 2019

www.equinozi.it

ISBN 978-88-98810-25-3

Pag. 172, € 14,00 – Il libro può essere acquistato in libreria, su ordinazione o richiedendolo all’editore (vedi qui).

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