Alta in banda
Storie di sport e di vita dei pallavolisti genovesi del XX Secolo
A cura di Gian Luigi Corti e Roberto Scanarotti, Lo Sprint editore, Genova, 2016
(pp. 320, 270 illustrazioni)
Nell’agosto del 1946, subito dopo la fondazione della FIPAV, Genova ospita il primo campionato italiano di pallavolo. Sui campi di Villa Maria, a Sestri Ponente, e del “Morteo” di Pegli, vince la Robur Ravenna, mentre al sesto posto, a pari merito, si classificano i pionieri delle nostre Multedo 1930 e Ansaldo.
Parte da qui il racconto corale di Alta in banda, inedita raccolta di memorie sportive genovesi che attraversano cinquant’anni di attività e di successi. Un autentico mosaico autobiografico composto dalla squadra dei protagonisti di ieri, ideato per ricordare e onorare il valore di uno sport che nella città della Lanterna vanta forti e profonde radici. Con atleti, allenatori, arbitri e dirigenti che si ritrovano, accomunati dal ricordo di un campo, di una palla e di una rete, oltre che dal desiderio di lasciare alle nuove generazioni di pallavolisti traccia di sé e del valore di ciò che hanno amato.
Alta in banda è il contenitore che si propone di salvaguardare e condividere la memoria delle intense esperienze ed emozioni raccolte e curate da Gian Luigi Corti, scomparso nel 2019, e Roberto Scanarotti, protagonisti diretti di quegli appassionanti anni di sport. Un libro scritto a più mani e ricco di immagini in cui tutte le testimonianze si incrociano in un gioco di rimandi sino a fondersi in un unico e appassionante racconto che narra di sfide in campo e nella vita, di impegno, di rivalità, di gioventù e di amicizia. Sono storie intime, quelle di Alta in banda, in cui la forza dinamica della memoria, con la sua capacità di offrirsi come esperienza da valorizzare, prevale sulla pura nostalgia, lasciando proiettare sullo sfondo un corale profilo storico della pallavolo a Genova dal 1946 al 2000.
Il libro si può ordinare all’editore, sui principali portali ed è disponibile da La Feltrinelli Genova.